Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle accusano Giorgia Meloni di silenzio e complicità sull’attacco israeliano alla Flotilla.
La recente intercettazione da parte della Marina militare israeliana della Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza, ha scatenato una forte polemica in Italia. Le imbarcazioni, secondo gli attivisti, intendevano forzare il blocco navale imposto da Israele. L’episodio ha immediatamente provocato una reazione dura da parte dell’opposizione, con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle che accusano il governo Meloni di tradire i principi costituzionali se non condanna apertamente l’accaduto.

Conte: “È una violazione del diritto internazionale, non si può restare in silenzio”
Come riportato da liberoquotidiano.it, il leader del M5S ha commentato duramente quanto accaduto. “Quel che sta succedendo è grave – riferisce Conte –. Ho tenuto i contatti con il senatore del M5S Marco Croatti finché possibile. Apprendo che la Marina militare israeliana sta completando l’abbordaggio dei cittadini che pacificamente erano diretti a Gaza con la Flotilla”.
L’ex premier ha sottolineato la natura pacifica dell’iniziativa: “Chi è a capo del governo, di fronte al valore di questa iniziativa umanitaria, dovrebbe adoperarsi per garantire la massima incolumità, anziché insultare giorno e notte chi alza la testa contro uno dei più grandi crimini della nostra storia recente”.
Il riferimento diretto è alla premier Giorgia Meloni, che da Copenaghen ha liquidato l’iniziativa come un’azione “da irresponsabili”, innescando ulteriori critiche da parte delle opposizioni.
M5S: “Atto di pirateria internazionale. Il governo tradisce gli articoli 10 e 21”
Anche i senatori del Movimento 5 Stelle hanno diramato una nota ufficiale durissima: “Il blocco e il sequestro della Global Sumud Flotilla da parte di Israele non possono essere giustificati in alcun modo. Non si tratta infatti dell’applicazione del blocco navale – arbitrariamente imposto davanti alle coste di Gaza e comunque limitato al traffico di armi – ma di un gravissimo atto di pirateria internazionale, compiuto in acque internazionali contro una missione umanitaria pacifica e legittima”.
I parlamentari pentastellati vanno oltre: “Saremmo profondamente indignati se il governo italiano non condannasse con fermezza questa azione illegale, che ha coinvolto imbarcazioni e cittadini italiani, scegliendo invece di giustificarla con dichiarazioni assurde e offensive verso i partecipanti, accusati di ‘irresponsabilità’ pur avendo agito in nome della pace, della legalità internazionale e dei diritti umani”.
L’accusa più pesante è però costituzionale: “In assenza di una chiara e dura condanna, il Governo Meloni si renderebbe complice di una violazione del diritto internazionale e tradirebbe i principi fondamentali della Costituzione italiana: l’articolo 10, che impone il rispetto del diritto internazionale, e l’articolo 21, che tutela la libertà di espressione e di manifestazione pacifica”.
La vicenda della Flotilla ha riaperto lo scontro politico su un terreno delicato: quello del rispetto del diritto internazionale e della fedeltà ai principi costituzionali, al centro dell’accusa rivolta dal M5S al governo Meloni.